Raccontando le peripezie di una coppia di lupi cacciati dall’uomo e costretti ad abbandonare i loro territori, l’autore accompagna in un viaggio che è metafora della faticosa strada da percorrere, per affermare la ragione, la comprensione dell’altro, il rifiuto della violenza e della prevaricazione.
Il racconto, narrando di lupi gentili e premurosi, di cinghiali assennati o scoiattoli generosi, “morde” la sensibilità del lettore, lo risucchia nella condivisione partecipata degli avvenimenti avventurosi e lo costringe a uscire dal simbolismo, vedendo nei personaggi i vizi e le virtù dell’uomo, i condizionamenti, le forzature, ma anche le infinite possibilità di riscatto.
L’uso del dialogo è elemento distintivo: gli avvenimenti più che essere descritti vengono delineati attraverso gli interventi dei personaggi o le riflessioni dei protagonisti.
In questo modo la storia riesce ad avvincere e induce a proseguire nella lettura per conoscere le avventure dei due lupi e assaporarne l’epilogo.
Il racconto è corredato da schede didattiche che includono strumenti per la comprensione e l’analisi del testo, esercitazioni linguistiche, spunti per la discussione e per la produzione scritta.